Napoli, 19 giugno 2012 – L’incendio è partito dalla discarica date alle fiamme, non dal materiale fuoriuscito dall’autocisterna, è giusto che la verità venga fuori. È questa la denuncia di del datore di lavoro e dei colleghi di Giulio De Gaetano, il 43enne camionista di Ercolano deceduto nell’incedente avvenuto intorno alle tre del mattino di mercoledì scorso, 13 di giugno, quando il suo tir si ribaltò sulla statale 162 che collega Napoli ai paesi vesuviani. Secondo i titolari della Sam trasporti srl, per la quale lavorava l’uomo, l’autocisterna si è ribaltata facendo uscire il liquido infiammabile ma di fatto ignoti avevano già appiccato l’incendio sotto il viadotto di via Petri. Nelle immagini la discarica a cielo aperto documentata qualche giorno prima della tragedia dalle nostre telecamere. Eppure nonostante i rifiuti prima e il materiale tossico dopo l’incendio, sotto il ponte continua a svolgersi il mercatino rionale, anche dopo l’incendio, senza che nessuno vigili sulla sicurezza dei cittadini: la strada soprastante è stata infatti pericolosamente danneggiata dalla fiamme. Intanto, la procura ha aperto un’inchiesta sull’incidente di cui ancora non è chiara la dinamica. Gli amici di Giulio di Gaetano chiedono che chi ha visto chi ha riferito loro di quelle fiamme antecedenti l’incidente, ora si faccia avanti e vada a denunciare. Ma non è tutto: per i titolari dell’azienda di tir a far sbandare il camionista potrebbe essere stato un tentativo di rapina, già sventato all’ stesso camion alcuni giorni prima. Una vicenda dai contorni ancora oscuri dunque. Per adesso la strada resta interdetta al traffico spostato tutto su via argine creando notevoli ingorghi. Ieri poi al caos si è aggiunta la beffa di una conduttura rotta a Gianturco. Risultato: carreggiata allagata e traffico paralizzato per ore.
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